Piero Calamandrei , 1950
"Let's say, so abstract, that there is a ruling party, a ruling party, which, however, formally wants to respect the constitution, not want to violate the substance. Does not want to march on Rome and transform the classroom into a space for presentation; but wants to establish, without opinion, a disguised dictatorship. So, what to do to gain control of schools and to transform schools into state schools of the party? He realizes that the schools have been the defect of being impartial. There is some resistance, in those schools is always there, even under fascism has been there. Then, the dominant party follows another path (it's all a theoretical hypothesis, mind you). He begins to neglect the public schools, to discredit, to impoverish. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia perfino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi, ve l'ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico.
Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"
(Piero Calamandrei in Scuola Democratica, 20 marzo 1950.)
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